Scrittore francese. Di famiglia protestante, dopo essersi laureato in Legge a
Tolosa, esercitò la professione legale a Parigi. Comprata la carica di
segretario del re e abbandonata l'avvocatura, si fece strada nell'ambiente di
corte grazie alle sue doti intellettuali e alla protezione di Fouquet. La sua
carriera fu bruscamente interrotta dalla caduta di quest'ultimo:
P.
stesso, avendo cercato di prenderne le difese in tre coraggiosi
Discorsi al
re, fu arrestato e rinchiuso per cinque anni alla Bastiglia. Riconquistato
il favore del re, fu nominato storiografo ufficiale di corte, ma per ottenere
tale carica dovette convertirsi al Cattolicesimo (1670). Fu autore di
un'interessante
Storia dell'Accademia francese (1652), di un certo valore
documentario, e della postuma
Storia di Luigi XIV fino alla pace di
Nimega (1749); da ricordare inoltre i saggi di carattere religioso, fra cui:
Riflessioni sulle questioni controverse e in materia di religione (1686)
e
Trattato sull'Eucarestia (1694) (Béziers 1624 - Parigi
1693).